MADHORSE, passione DUE RUOTE tra test ride e avventure on the road

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il nostro YouTuber, ecco cosa ci ha raccontato!

madhorse

Sta quasi per raggiungere i 10mila iscritti Andrea Rivabene in arte MadHorse: lo abbiamo contattato per farci raccontare qualcosa in più sul suo canale (a proposito…non dimenticatevi di iscrivervi cliccando qui).

Come nasce il tuo canale e perchè?

Nasce dalla passione per le due ruote e ovviamente per il videomaking: l’idea di proporre i miei video ad un pubblico “ampio” su una piattaforma come YouTube deriva dalla volontà di condividere le mie esperienze in sella e nel contempo costruire delle opportunità lavorative legate al motociclismo. Quest’ultimo aspetto in parte si è concretizzato con un lavoro in una concessionaria come venditore moto e recentemente ho iniziato a collaborare con un blog motori come tester/pubblicista e videomaker.

Quando nasce invece la tua passione per le moto?

È una passione che ho sempre avuto: sin dalla tenerissima età non era affatto raro trovarmi con qualche modellino di moto in mano. A 4 anni ho ricevuto la mia prima “moto”, una bella replica elettrica della Yamaha Super Ténéré. Poi di pari passo con la mia crescita sono cresciute anche le dimensioni delle moto, passando per le minimoto e le Pit Bike tra i cordoli e guidando da adolescente in strada i 125 dei miei amici, fino ad arrivare alla tanto agognata patente A3 che mi ha spalancato senza più alcun limite di cilindrata le porte del motociclismo in strada. La moto del cuore coincide con il mio mito motociclistico che è l’ex pilota australiano Troy Bayliss, campione leggendario che nel mondiale Superbike raccolse tre titoli iridati in sella a tre differenti Ducati, la 996 R, la 999 e la 1098. Nel mio sconfinato garage dei sogni vorrei tanto avere una Ducati 996 R replica del team Infostrada, livrea della squadra con il quale vinse il primo titolo Troy Bayliss.

Qual è la tipologia di video che preferisci fare?

È difficile scegliere onestamente dato che sono tante le tipologie di video che mi piacciono. Se parliamo di video da registrare, sicuramente direi i Test Ride, dove scopro in prima persona la moto guidandola per poi raccontarla al mio pubblico. Se invece parliamo di editing di materiale video amo realizzare montaggi musicali per enfatizzare piloti, moto o per semplicemente suscitare un’emozione per un altro motociclista come me.

Qual è stato il video più facile e quello più difficile da realizzare?

Video veramente “facili” non ne ho mai fatti. Forse quelli più semplici da realizzare sono quelli dove guido in pista: in questo caso il montaggio è meno frenetico per me e mentre registro mi diverto tra i cordoli. Il video più difficile invece lo identifico in Un giorno da giornalista: sono andato per la prima volta in vita mia come inviato alla Ducati World Première, evento in cui la casa bolognese ha presentato le novità della gamma 2020, lasciando intervistare i propri tecnici e progettisti dalle varie testate giornalistiche (me incluso). Mi sono buttato nella mischia e con un po’ di sana faccia tosta direi di aver ottenuto un ottimo risultato.

Com’è il rapporto con i tuoi follower?

Spesso è un rapporto da consigliere: mi chiedono pareri diretti sulla mia moto, una Aprilia Dorsoduro 900, sugli accessori che monto, oppure semplicemente consigli per l’acquisto di modelli di moto che ho provato sul canale o che addirittura non ho nemmeno provato. È bello ricevere in direct su Instagram (@madhorse193) i loro messaggi di soddisfazione, spesso correlati dalle foto dei nuovi acquisti!

C’è qualcosa che vorresti proporre sul tuo canale in futuro?

Mi piacerebbe portare video di viaggi in moto più articolati ma in parte già ho iniziato questo percorso. Inoltre vorrei dare sempre più un taglio giornalistico/informativo ai miei contenuti, magari collaborando con testate giornalistiche ancora più blasonate (e con l’occasione anche accreditarmi come giornalista in via ufficiale).