Il lato più pauroso del Web: le rivelazioni di Jematria

La storia dell’interazione di Jematria con il “Deep Telegram”

Jematria è un giovane content creator che sta emergendo nel panorama italiano. Oggi ha deciso di concedere un intervista allo staff di Greaterfool Media riguardante una triste sfaccettatura del social network “Telegram” (una piattaforma di messaggistica online) che lo ha coinvolto in buona parte del 2017 e che continua a coinvolgerlo anche nel 2018!

Abbiamo chiesto a Jematria di raccontarci meglio la faccenda, ecco a voi le sue parole.

“Comiciò tutto la notte del 19 Giugno 2017, ero appena tornato da un uscita con degli amici, e si era fatta quasi mattina…

Incamminandomi verso casa ho controllato il mio telefono per controllare i miei messaggi e le mie notifiche come mi è solito fare, ma nelle mie conversazioni, trovo un qualcosa di davvero insolito, il mio collega Meteor ( un altro content creator) mi stava inviando un infinita serie di messaggi con un fare alquanto preoccupato, dicendomi di entrare in un gruppo Telegram.

In questo gruppo telegram c’eravamo solo io, Meteor ed un ragazzo che si è presentato a me come “Touka”.

Touka mi spiegò in maniera molto confusa che da mesi era sotto un attacco di cyberbullismo di dimensioni MOSTRUOSE.

Mi raccontò di come queste persone lo hanno attaccato in massa per intere settimane con delle accuse di pedofilia, insulti e minacce nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia.

Tutti questi attacchi partivano da dei Gruppi e/o Canali Telegram che condividevano le informazioni personali di Touka instigando gli utenti iscritti a quest’ultimi di attaccarlo, ma questi attacchi non limitavano solo a  Touka, in questi gruppi venivano condivise anche le informazioni di molti altri ragazzi e ragazze. ( principalmente ragazze minorenni)

“Dopo aver capito di più di su questa faccenda grazie ad alcune ricerche, decisi di rimanere in contatto con Touka, ci scambiavamo messaggi continuamente e io cercavo di aiutarlo nel migliore dei modi poichè in una situazione del genere è molto semplice cadere in balìa delle instabilità.

Nello stesso momento ho deciso di formare una “squadra di investigazione” con alcuni miei amici e conoscenti per scavare affondo sulla faccenda.

In quel periodo nessuno sapeva il mio nome o il mio aspetto, poiché indossavo una maschera in tutti i miei video e mantenevo molto riservate le mie informazioni private.

Quindi cominciammo a raccogliere informazioni su quali fossero i gruppi ed i canali dove la gente condivideva queste informazioni  private per bullizzare giovani utenti.

In questi canali venivano postate foto di persone, molto spesso giovanissime e di giovani donne, mi rincuora dirlo ma alcune di loro non superavano i 15 anni.

Assieme a queste foto venivano allegati tutti i loro dati personali tra cui : Numero Telefonico, Indirizzo IP, contatti privati come Skype, profili social come  Facebook, indirizzi di casa e addirittura conti bancari dei Genitori della vittima.

Preso dalla foga, cominciai ad addentrarmi sempre di più in questo mondo nuovo e pericoloso, sottovalutandolo…

Così iniziai a lavorare seriamente per risolvere questo problema… si parla di un continuo non fermarsi mai, giorno e notte sempre al lavoro per trovare risposte alle mie infinite domande.

Chiesi aiuto a molti miei colleghi Youtuber  in un dopo live di MR.FLAME ma purtroppo quasi nessuno ha accettato di supportare la mia causa, chi per paura di ciò che gli sarebbe potuto accadere chi per mancanza di tempo o voglia, ma tutto questo non mi ha fermato nella mia continua lotta con questi gruppi.

Purtroppo la voce che stessi combattendo questo fenomeno arrivò a tutti i fondatori di questi gruppi di “Smerding” i quali non erano alquanto felici delle mie azioni e mi cercarono di intimorire con delle minacce di attacchi informatici e  minacciandomi di mostrare alle persone un “lato di me” che avrebbero esposto al pubblico grazie alle mie informazioni personali.

Non mi lasciai intimorire e decisi  il 21 Giugno feci uscire il mio video riguardante la faccenda.

Quel video ha fatto scoppiare una vera e propria bomba mediatica di una potenza incalcolabile visto che portò alla luce  una parte del Web oscura e nascosta, ovviamente chi faceva parte di questi gruppi  si sentii vulnerabile e cominciarono ad attaccarmi in massa,  più di 25.000 persone che partecipano a questi gruppi hanno iniziato una serie di attacchi colpendo principalmente il mio profilo telegram dove ricevevo migliaia di messaggi contenenti  minacce, offesse e soprattuto moltissime foto e video di natura Gore. ( Per chi non conoscesse il termine, Gore significa violenza nuda e cruda senza nessuna censura) Possedere  questi video e/o foto va contro la legge così decisi di raccogliere questo materiale e di inviarlo alla polizia che iniziò a collaborare con me in merito a questa faccenda.

Fui costretto a cambiare diversi profili per evitare di essere colpito da questi attacchi, fino al giorno in cui questi gruppi  decisero di spostare l’odio su le persone a me più care.

I canali che principalmente mi presero di mira con questo terrorismo mediatico sono stati Manicomio e Smerding Revolution assieme al sostegno di un enorme vastità di sottocanali affiliati.

Cominciai quindi ad avvicinarmi a questi utenti per capire cosa li spingeva a fare queste azioni e per trovare dei dati che avrebbero aiutato le forze dell’ordine con le indagini.

Le risposte variavano ma rimanevano quasi tutte sulla stessa linea… c’era chi lo faceva per sentirsi accetato da un gruppo di persone, e chi per il semplice gusto di farlo, il che mi lasciò stupito poichè la maggior parte di questi utenti si aggirava intorno ai 30 anni.

In quel periodo conobbi molte persone che mi sostennero ognuno nel miglor modo che poteva  ad esempio Ciuffo Rosso, Signor Volpe, NonSense, MadQueen e ovviamente i ragazzi del mio staff a cui forse spetterebbe un vero e proprio compenso per tutto il lavoro e tempo che hanno impiegato ad aiutarmi,

Ma purtroppo nemmeno l’ aiuto dei miei amici e collaboratori ha portato a molto, questi gruppi di “Smerding” iniziarono ad attaccare anche il mio canale Youtube inviando due Strike “finti” utilizzando le informazioni personali del mio amico e collega Meteor (che erano private fino a questi avvenimenti). Così lasciandomi con un solo strike rimanente per la chiusura del mio canale.

Rischiando di perdere il mio canale youtube quindi decisi di smettere di agire sotto l’occhio di tutti, segnalando e chiudendo definitivamente i canali più influenti di Telegram tra cui i due citati prima. Il problema è che affrontare queste situazioni online è come combattere un Idra, per ogni testa che tagli, tre ne ricrescono… e vi potreste stupire di come e quanto siano organizzate queste persone.

Ricordate “Touka”,  purtroppo mi ha mentito sin dal suo primo messaggio… era veramente il soggetto per il quale è stato descritto…  e questo vi dimostra come queste persone siano capaci di manipolare chiunque poichè sono online. Quindi non fidatevi di nessuno online perchè il web è sia ricco di persone favolose che condividono le loro passioni e le loro idee ma allo stesso tempo  racchiude in se stesso persone spregevoli senza morale e senza limiti.

Ci sarebbero moltissime  altre cose da dire ma al momento non posso rivelare altro…

Da questa esperienza mi riporto tuttavia un carattere più forte e temprerato rispetto a prima. una maggiore consapevolezza di ciò che veramente è il mondo del web ma allo stesso tempo una cicatrice morale che mi ricorderà per sempre di cosa queste piattaforme siano capaci.

Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di supportarmi, SOPPORTARMI e sostenermi durante questa mia esperienza.

Ringrazio anche GreaterFool per avermi dato l’opportunità di far sentire la mia voce, e ringrazio chiunque ha deciso di ascoltarla

Infine significherebbe che ognuno di voi anche nel proprio piccolo avvisasse i propri amici, cari e follower di questi lati del web, perchè non serve navigare nel deep web per ritrovarsi di fronte all’orrore che sono questi gruppi.

Jematria”

Supportate la causa con l’ #StopCyberbullismo e  fateci sapere cosa ne pensate della faccenda condividendo questa intervista.